Case green: immobili residenziali in classe E entro il 2030 e in classe D entro il 2033
La direttiva prevede emissioni zero per gli edifici e, di conseguenza, ristrutturazioni per gli immobili che non risulteranno a norma. L’obbligo riguarda tutti gli edifici, residenziali e con altre destinazioni d’uso (con alcune eccezioni) e prevede il raggiungimento di determinate classi energetiche:
- immobili residenziali: classe energetica E entro il 2030 e la classe energetica D entro il 2033;
- altri edifici: classe E dal 2027 e D dal 2030;
- nuovi edifici: a emissioni zero a partire dal 2028.
Direttiva UE case green
La direttiva sulle “case green” è un pacchetto di norme proposto dall’Unione Europea finalizzato a promuovere la ristrutturazione degli edifici esistenti e la costruzione di nuovi edifici ad alta efficienza energetica.
L’obiettivo della direttiva è quello di stimolare le ristrutturazioni di edifici privati e pubblici in tutta Europa, al fine di ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2 del parco immobiliare dei 27 Stati membri. Il testo fa parte del progetto Fit for 55, con cui l’Unione europea vuole ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990.
In media, gli edifici rappresentano il 40% del consumo energetico e il 36% dell’emissione di gas nocivi. L’obiettivo del testo è di aiutare i paesi membri a far sì che gli immobili siano più comodi, meno dispendiosi, riducendo l’uso di fonti fossili, combattendo la povertà energetica e l’aria inquinata, nelle nostre case come nelle nostre città. Secondo la Commissione Europea, ridurre queste emissioni è un passo fondamentale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Quali sono le case green?
Si utilizza il termine “case green” per indicare gli immobili con risparmio energetico ed emissioni di gas nocivi pari o vicini allo zero. Le case sono attualmente classificate, in base alla prestazione energetica. La classe energetica degli edifici è un dato che consente di comprendere quali sono i consumi energetici delle varie abitazioni.
I criteri secondo cui viene assegnata una classe sono:
- i materiali di costruzione,
- la tipologia di infissi,
- l’impianto di riscaldamento,
- la produzione di acqua calda,
- il sistema di illuminazione.
È importante, infatti, conoscere i parametri che influenzano il calcolo, quali:
- la geometria e l’esposizione dell’immobile
- la tipologia degli impianti;
- la presenza di impianti dotati di ventilazione meccanica.
Il riscaldamento invernale è uno dei principali fattori che concorrono a questo calcolo insieme alla zona climatica in cui si trova l’abitazione.
Quali sono gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche
Per effettuare un adeguamento alla direttiva è richiesto un taglio dei consumi energetici di circa il 25%! Per ottenere un miglioramento di classificazione gli edifici dovranno effettuare gli stessi interventi previsti oggi per il Superbonus:
- coibentazione dell’involucro dell’edificio con cappotto ed infissi,
- installazione di nuove caldaie a condensazione,
- installazione del fotovoltaico.